Jihad di genere per il futuro dell'islam
Questo è il titolo del quarto congresso internazionale sul femminismo islamico.
Al di là dei contenuti dell’evento, dei quali potete leggere qui, mi preme segnalare l’uso che le femministe ivi raccoltesi fanno del termine jihad.
Come sicuramente ormai tutti sanno, la parola jihad non significa guerra santa, se non in senso lato.
Il suo significato primario, più generico ma comunque di ambito religioso, è quello di “sforzo (sulla via di Dio)”.
Definire meglio i contorni di questo sforzo e le sue implicazioni, raccontare l’elaborazione del concetto di jihad dalla sua comparsa fino ai nostri giorni, discutere sul contesto in cui jihad diventa sinonimo “guerra (difensiva)”, parlare del jihadismo, è davvero troppo lungo.
Basti qui sapere che la scelta del termine jihad da parte delle femministe musulmane raccoltesi a Madrid ci permette di osservarne un uso appropriato e puntuale.
https://in30secondi.altervista.org/2010/10/19/jihad-di-genere-per-il-futuro-dellislam/In 30 secondifemminismo,islam,jihad,quarto congresso internazionale sul femminismo islamico
mi piace il tuo “come sicuramente ormai tutti sanno”, sarebbe bello che tutti sapessero, infatti proprio iera sera stavo per l’ennesima volta cercando di spiegare il significato della parola “jihad”, ma siccome io non riesco a sintetizzare in 30 secondi, non credo che mi abbiano seguito più di tanto, oppure hanno solo fatto finta di non seguirmi e magari adesso rimuginano a casa che fare “jihad” non è proprio la cosa più sbagliata e che tutti noi alla fine la pratichiamo ogni giorno, ovviamente in contesti diversi.
:-) ovviamente facevo un po’ di ironia. Era come dire “che bello se fosse vero”… Sono anni, decenni che ripeto le stesse cose e ogni tanto mi piace pensare che qualcosa è passato…
solo per dire che delle decine delle “femministe islamiche” con cui ho parlato, nessuna ha mai usato il termine “jihad”
Studio da anni l’islam. Ho tratto la convinzione che pochissimi cristiani ma anche pochi musulmani ne hanno una concezione corretta. Si tratta di un credo che trae direttamente da un libro che ha la singolare caratteristica di essere eterno, il Corano. È stato trasmesso da Allah a Maometto tramite l’arcangelo Gabriele. Non puo essere interpretato in quanto non si può sostituire la parola degli uomini a quella di Allah. Sarebbe come se delle pulci intendessero commentare e capire e spiegare la teoria della relatività di Einstein (ma la distanza tra gli uomini e Dio è molto, molto più grande).
Se ci si affida alla interpretazione umana si ricaverebbe la certezza che ci sono milioni e milioni di islam mentre in verità ce n’è uno solo.
Si può allora soltanto cercare di approfondire, per quanto è possibile alla caducità umana, il vero, intimo, corretto valore e significato di ogni sua parola. Questo avverrà nell’infinito prossimo venturo.
Oggi fanno francamente sorridere – per esempio – tutti gli sforzi, tanto da una parte quanto dall’altra, di definire il jihad. Dò un suggerimento: ciascuno si legga il Corano, soprattutto le prime sure, e ricaverà da solo la sua persuasione. Ma stia attento chè non può presumere, essendo uomo e quindi pieno di errori, di miserie e di contraddizioni, che sia quella giusta. Sarà solamente quella che più lo accontenta. Per ora.
Sante Bardini
Caro Sante, poiché studi l’islam da anni, saprai che alcuni musulmani, in particolare gli sciiti, hanno un’idea del Corano e della sua interpretabilità leggermente diverse da quella che hai descritto.
Saprai anche che nella storia, diverse componenti dell’islam hanno portato avanti con forza questa concezione, pur risultando perdenti dal punto di vista politico in buona parte del mondo islamico.
Questo lo scrivo giusto per amor di completezza.
Un saluto
Lorenzo