Non è una cosa da poco: silurato Mottaki!
È una di quelle cose che sarebbero dovute essere analizzare prima: la rivalità fra il Ministro degli Esteri Mottaki (ormai ex) e il Presidente Ahmadinejad è da considerarsi più come una incompatibilità di visione politica e ideologica (qui).
Il primo è un diplomatico di carriera, realista, capace di toni conciliatori e di una grande abilità tecnica nel curare i rapporti. Una delle figure più luminose dello Stato iraniano, non perché sia un buono, un democratico o altro. Il ministro Mottaki era capace del suo lavoro, un ottimo Ministro degli esteri, fatto riconosciuto anche in Occidente. Conoscitore di diverse lingue, (Frattini non sa neanche l’inglese…). Ma questo non è un’elegia funebre…
Quindi, non è solo un disastro per le diplomazie occidentali che con il signor Mottaki riuscivano a stabilire un contatto autorevole e sicuro. Sarà un disastro per lo stesso governo iraniano. Il suo posto sarà occupato dal già citato Alì Akbar Salehi, tecnocrate già responsabile del programma nucleare. Posizione politica: vicina a Pasdaran e Ahmadinejad.
Sempre secondo la teoria che prevede l’aumento del potere dei militari. Tutto secondo la logica (qui).
Intanto Mottaki è in missione diplomatica, ormai senza più incarico.
Il suo sostituto, non è uno scemo, intendiamoci. Tanti tituli, scienziato riconosciuto, ect.. Il fatto che lui gestisca la politica estera iraniana sembra dirci una cosa sola: la politica estera iraniana ormai passa solo attraverso il fattore nucleare, che lo si voglia o no. E a quanto pare, Ahmadinejad vuole proprio questo…
https://in30secondi.altervista.org/2010/12/13/non-e-una-cosa-da-poco-silurato-mottaki/In 30 secondiahmadi nejad,ali akbar salehi,iran,irgc,mottaki,nucleare,nuke,pasdaran,politica estera
Non c’è dubbio che la questione nucleare per l’Iran sia centrale nelle sue relazioni estere, e dunque un addetto ai lavori potrebbe essere la persona giusta al posto giusto. Ma questo solo se si può distinguere fra “questione nucleare” e questione “bomba atomica”. O no?
;)
D
la questione nucleare è centrale, come questione nucleare. ha un ruolo nel contesto generale della politica verso e dell’Iran. quello che mi chiedo io, è se può essere utile concentrare la politica estera iraniana sul nucleare. Io credo di no. Soprattutto perchè in ogni caso gli esperti nucleari (in primis ali akbar Salehi) avevano già voce in capitolo. Un ministro degli esteri non è un esperto di settore, ma una sorta di general manager di TUTTI GLI AFFARI ESTERI, e l’Iran ne ha di molti altri, importanti quasi quanto il nuke…