La carica dei 19
Periodo strano, almeno dal punto di vista del mio osservatorio homemade.
Ecco una buona sequenza:
- si diffonde, corrompendosi, la notizia secondo cui un ambasciatore di Dubai avrebbe ottenuto l’annullamento del suo matrimonio con una donna in quanto questa, sotto al velo, è risultata essere barbuta e strabica;
- vengono riprese vecchie notizie sul fatto che Ahmadinejad è di origini ebraiche;
- circolano articoli sul fatto che i Talebani potrebbero essere di origini ebraiche (qui);
- qualcuno dice che al-Qaida-Yemen ha invitato a una “fusione fra sciiti e sunniti” (qui).
Intanto, però, a Teheran i “verdi” prendono cazzotti – anzi molto di peggio dei cazzotti – al posto nostro.
E in Italia, nella quasi totale assenza di interesse, si costituisce al Viminale il Comitato per l’Islam italiano (foto).
La notizia non ha fatto il giro del mondo perché in rete compare così (vi riporto solo le prime righe):
<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd"> <html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" lang="it" xml:lang="it"> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <title>Ministero Dell'Interno - Notizie</title> <link type="text/css" rel="stylesheet" href="/mininterno/site/css/hdr.css"/><link rel="stylesheet" type="text/css" href="/mininterno/site/css/interno.css"/><link rel="stylesheet" type="text/css" href="/mininterno/site/css/bannerBoxes.css"/><script src="/mininterno/export/sites/default/js/interno.js" type="text/javascript"></script></head> <body> (fonte)
La qual cosa non facilita certo la lettura.
Potrei sputarvi come la riporta l’AGI (qui) ma non mi va di farlo, voglio recuperare l’HTML e vedere cosa intendevano comunicare dal Ministero degli interni.
Perché ieri al Ministero degli interni è successo qualcosa di ufficiale riguardante l’Islam italiano e il sito del Ministero degli interni DEVE riportare la notizia correttamente e con dovizia particolari.
Bene, ho smangiucchiato l’HTML ed ecco, posso darvi la notizia UFFICIALE (che fatica, però):
11.02.2010
Costituito al Viminale il Comitato per l’Islam italiano
L’Organismo collegiale ha funzioni consultive sui temi dell’immigrazione, per migliorare l’inserimento sociale e l’integrazione delle comunità musulmane nella società nazionale
Si è costituito ieri presso il ministero dell’Interno il Comitato per l’Islam italiano.
L’organismo di carattere collegiale, ha funzioni consultive ed è composto da 19 membri. Le personalità chiamate a comporre il Comitato sono di nazionalità diverse ed esperti di religioni, profondi conoscitori del mondo islamico e ben integrati nella società italiana, in grado di fornire idee e formulare proposte per l’approfondimento dei molteplici temi concreti posti in agenda quali: le moschee, la formazione degli imam, i matrimoni misti, il burqa, ecc.
La scelta dei componenti del Comitato si è indirizzata verso taluni esponenti di organizzazioni e comunità islamiche presenti in Italia, docenti di diritto musulmano e dei paesi islamici, di diritto ecclesiastico, autorevoli giornalisti e scrittori esperti della materia.
Come risulta dal decreto istitutivo, il Comitato ha, in sintesi, la funzione di fornire elementi concreti per i temi legati all’immigrazione, con particolare riguardo all’integrazione e all’esercizio dei diritti civili, e per assicurare una migliore convivenza nella società italiana. A tale scopo il comitato esprimerà anche pareri e proposte su specifiche questioni indicate dal Ministro con l’obiettivo di migliorare l’inserimento sociale e l’integrazione delle comunità musulmane nella società nazionale, anche nell’ottica di sviluppare la coesione e la condivisione di valori e diritti nel rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica.
Io questo decreto istitutivo non lo trovo. Chiedo aiuto ai lettori.
Intanto faccio presente che:
- la lista di questi 19 personaggi non c’è da nessuna parte (dai, tiratela fuori, su!);
- si conferma l’andamento degli ultimi anni: a un certo punto del suo mandato il Ministro degli interni prende una sua iniziativa in rapporto all’islam in Italia, scegliendo un suo profilo (quasi certamente più basso del precedente). Questa iniziativa, di regola, NON tiene conto in NESSUNA MANIERA di ciò che è successo prima, col risultato che si deve rifare tutto da capo (leggete i miei post in merito).
Immagino che a questo comitato siano stati invitati tutti i musulmani PDL style.
Ma è solo immaginazione.
E comunque buon lavoro, ragazzi: viva l’amore.
https://in30secondi.altervista.org/2010/02/11/la-carica-dei-19/In 30 secondiburqa,comitato per l'islam italiano,consulta per l'islam in italia,diritto ecclesiastico,diritto musulmano,intese stato confessioni,islam,islam in italia,italia,protocollo d\'intesa,roberto maroni,velo
ho visto le foto dal tuo link e alcuni dei membri… siamo messi molto male
Sbaglio o Sbai?
Eccoli qui (copincollo da stranieriinitalia.it):
I 19 componenti del “Comitato per l’Islam italiano” sono:
Mario Scialoja, ex ambasciatore e Direttore della Sezione Italiana della Lega Musulmana Mondiale;
Ejaz Ahmed giornalista direttore di Azad e mediatore culturale;
Gulshan Jivraj Antivalle, presidente della Comunità ismaelita italiana (e unica donna del Comitato);
Guido Bolaffi, esperto in immigrazione;
Yahia Pallavicini, vicepresidente della Comunità Reiligiosa islamica (Co.Re.Is);
Mustapha Mansuri, segretario Confederazione dei marocchini in Italia; Gamal Buchaib, presidente della consulta degli stranieri de L’Aquila e membro dell’ associazione dei Musulmani moderati;
Mohammad Ahmad, giornalista di La9;
Carlo Panella, giornalista de “L’Occidentale”;
Andrea Morigi, giornalista di Libero;
Abdellah Redouane, direttore del centro islamico culturale d’Italia (Moschea di Roma);
Abdellah Mechnoune, imam di Torino e ambasciatore della Pace per le Nazioni Unite;
Khaled Fouad Allam, docente di sociologia del mondo musulmano e di storia e istituzoni dei paesi islamici all’ università di Trieste;
Mario Cicala, consigliere della Corte di Cassazione;
Paolo Branca, docente Scienze Religiose all’Università Cattolica di Milano; Ahmad Habous, docente di Antropologia all’Università Orientale di Napoli; Massimo Introvigne, fondatore del Centro Studi sulle nuove religioni; Gianmaria Piccinelli, docente di Diritto Musulmano e dei Paesi Islamici alla Seconda università di Napoli;
Alessandro Ferrari, docente di diritto ecclesiastico e canonico all’Università dell’Insubria.
Mmm!
Grazie equipaje :-) Prometto un’analisi della lista… alcuni di questi personaggi sono già citati a vario titolo in questo blog. Ci sarà da divertirsi (perché io mi diverto con poco…)
Il motivo per cui dobbiamo conoscere la lista attraverso un sito non istituzionale, poi, mi è ancora oscuro.
Gli altri più o meno hanno una qualche logica, ma Panella e Morigi? Perchè?
Vabbé, l’intera iniziativa mi sembra alquanto opinabile…
mi sembra che ci sia una prevalenza (fra i non musulmani) della linea Magdi Allam, non capisco Branca cosa ci stia a fare (posto il fatto che adesso è docente di scienze religiose? ogni volta cambia!)
e chi sono i Musulmani “moderati”?
ne vedremo delle belle
3 seconds analysis: Introvigne, Panella e Morigi: il comitato nasce morto anzi, nasce per disinnescare il comitato.
Domani ci penso meglio…
@Falecius: neanche noi ci facciamo mancare gli ismailiti
Lorenzo: no, infatti. Del resto esistono, quindi bisognerà farsene una ragione (naturalmente sto scherzando. Gli ismailiti mi vanno benissimo.)
Tranquilli: si spartiranno un po’ di contributi e fra cinque o sei anni faranno una nuova consulta dimenticandosi di questa.
Alcuni nomi sono davvero preoccupanti.
pare da fonti ufficiose che la notizia sia in html puro perché il comitato non ha raggiunto un’intesa sulla grafica da usare.
:D :D :D
Grazie a equipaje.
Ma è un accrocco degno delle peggiori lottizzazioni. Introvigne!!!
è proprio questo che intendevo quando dicevo di alzare il tiro.
D
Io mi soffermerei di più su alcuni personaggi NON musulmani, quali Bolaffi, che è la cartina di tornasole (almeno da una decina di anni) della cooperazione “politica” di TUTTI i governi italiani, a dimostrazione che la “struttura” statale è indipendente (almeno a livello consultivo, se non operativo) dall’indirizzo politico del governo.
Come dire: hanno messo dei tecnici esperti, dei presunti esperti e dei “giornalisti” di “Libero”. Pippo, Pluto e Rin Tin Tin sono rimasti fuori in quanto impuri (per ora).
Le consulte si consultano, gli stati rimangono statici.
PK
Ohilà Piko, benvenuto :-)
Sto giusto lavorando sul prossimo post.
Qui ho inserito un elenco della pubblicistica prodotta da Bolaffi dal 98 a oggi.
Repubblica, Corriere, Riformista, Sole24ore… la pagina è qui