La storiografia tedesca del secolo scorso amava parlare dell’Europa come di un blocco di popoli “romano-germanici”. Noi respingiamo questa definizione perché essa ignora la componente araba del nostro passato e ci impoverisce. Preferiamo ricordare, con Giovanni Pugliese Carratelli, la nostra “provvidenziale vocazione a far proprie le conquiste culturali, superando distanze e diversità e risolvendo in arricchimento di umanità anche le dolorose esperienze di antagonismi e di guerre …”. Preferiamo ricordare la lunga dimestichezza culturale che ci ha unito attraverso i secoli con il mondo arabo e islamico.

Sergio Romano, Direttore generale per la Cooperazione culturale scientifica e tecnica del Ministero degli Affari Esteri in “La presenza culturale nei paesi arabi: storia e prospettive. Napoli, 28-30 maggio 1980”, Istituto per l’Oriente, Roma, 1982, p. 16

Sì, quel Sergio Romano lì.

Lorenzo DeclichPer la precisionearabi,islam,sergio romano
La storiografia tedesca del secolo scorso amava parlare dell'Europa come di un blocco di popoli 'romano-germanici'. Noi respingiamo questa definizione perché essa ignora la componente araba del nostro passato e ci impoverisce. Preferiamo ricordare, con Giovanni Pugliese Carratelli, la nostra 'provvidenziale vocazione a far proprie le conquiste culturali, superando...