La vergogna dell'Italia siete voi
Questo è uno sfogo. Chi non ha voglia di sorbirsi le mie invettive non vada oltre.
Ok, mettiamo in fila gli eventi.
- esercito afghano e Isaf (contingente internazionale) fanno irruzione nell’ospedale di Emergency a Lashkar Gah, città che si trova a pochi chilometri dall’area di Marjah, teatro dell’operazione Moshtarak, intorno alla quale – denuncia Emergency stessa – i soldati dell’Isaf praticano un blocco a causa del quale i feriti (di qualsiasi genere) devono rimanere in loco.
- un video ritrae militari dell’Isaf accompagnati da altre persone che entrano nell’ospedale e scoprono bombe e cinture esplosive.
- si viene a sapere che, fra gli altri, sono stati arrestati 3 italiani che lavorano nell’ospedale con l’accusa di aver complottato per uccidere il governatore del Helmand.
- si viene a sapere che i 3 hanno confessato.
Punto 1. Gino Strada dice più o meno: siamo scomodi, ci vogliono cacciare. Questa affermazione mi sembra sensata: da settimane un inviato di Peacereporter, l’agenzia di stampa emanazione anche di Emergency, opera in Helmand, rappresentando forse l’unica voce “stonata” in quel contesto (vedi qui). Il ché va decisamente contro alle intenzioni degli americani che, come ho già sottolineato qui e qui, sono impegnati a mettere il silenziatore al conflitto, anche in considerazione del fatto che stanno organizzando un altro attacco a Kandahar (vedi ad esempio qui).
Punto 2. Mi chiedo soltanto chi, progettando un alcunché di dinamitardo e suicida, abbia potuto pensare che un magazzino dell’ospedale di Emergency fosse un ottimo luogo dove “nascondere” bombe a mano e cinture esplosive. Ma anche se ciò non fosse avvenuto nelle modalità che penso io, e cioè – ad esempio – le modalità con cui furono fatte ritrovare delle bombe molotov nella Diaz di Genova, non c’è alcun motivo di sospettare che in questa cosa sia coinvolto il personale di Emergency. A quanto so gli ospedali di Emergency sono luoghi relativamente “aperti” (il ché è da una parte un pericolo e dall’altro una garanzia di “trasparenza” nei confronti di tutti, la popolazione e i belligeranti) e chiunque, con un po’ di furbizia, può entrarvi.
Punto 3. I tre italiani arrestati sono innocenti. Le accuse che gli vengono portate sono ridicole e infondate. E’ inutile girarci intorno. Cercando sul sito di Peacereporter ma anche in diversi giornali online i nomi degli arrestati troverete di certo al riguardo testimonianze dirette e indirette di tutti i generi. Questo pezzo, però, lo consiglio.
Punto 4. A parte il fatto che la notizia di una avvenuta “confessione” in carcere in un teatro come quello afghano è semplicemente ridicola, vi invito a sincerarvi di quanto l’articolo del Times on line appaia schierato contro Emergency. Ciò che, come si suol dire, mi ha fatto saltare la scheggia nel leggere l’articolo, è la seguente frase:
The hospital has a reputation for treating Taleban wounded.
Che significa questa frase, caro Jerome Starkey del Times on line?
Che davanti alla porta di un ospedale tu faresti distinzioni fra feriti?
Come pensi che debba comportarsi un medico, come un giornalista embedded?
Ma come diamine ragioni?
L’Isaf impedisce di aprire corridoi umanitari bloccando le strade per l’area di Marjah, la gente ferita – chiunque – muore, e il simpatico Jerome si preoccupa di chi viene curato nell’ospedale di Emergency.
Nell’ospedale di Emergency vengono curati tutti quelli che arrivano, senza distinzione, fino ad esaurimento della capacità di accoglienza.
Perché questo è ciò che un ospedale fa, questo è ciò che un ospedale deve fare.
E ricordo a tutti quelli che lo hanno dimenticato o non lo sanno, che gli aiuti umanitari di qualsiasi genere non sono selettivi.
Se lo fossero si chiamerebbero sterminio.
Oppure in Afghanistan questo non vale?
Ma certo, dimenticavo… c’è addirittura chi risolverebbe la situazione in Afghanistan costruendo una fortificazione militare che sorveglia il territorio dall’alto con i droni.
Ricordo anche che le idee degli operatori di Emergency sulla guerra in Afghanistan non c’entrano un emerito niente con il dovere del Governo italiano di lavorare per tirarli fuori dalla situazione in cui si trovano.
E hanno il dovere di farlo perché quelli sono cittadini italiani.
E’ spaventoso leggere notizie come questa:
Roma, 10 apr. – (Adnkronos) – Fonti della Farnesina hanno reso noto che dagli ultimi accertamenti effettuati in loco, in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Kabul e le autorita’ locali, e’ emerso che i medici italiani in stato di fermo lavoravano in una struttura umanitaria non riconducibile ne’ direttamente ne’ indirettamente alle attivita’ finanziate dalla cooperazione italiana (fonte).
E’ vergognoso venire a sapere che prima di tutto il nostro Ministero degli esteri mette le mani avanti, dice una cosa come “ah, io non c’entro niente, noi a questi non gli diamo una lira”.
Ci si aspettava RISPETTO, almeno quello. E invece no.
Ma bisogna anche ricordare che NON prendere finanziamenti da entità che potrebbero avere un’ingerenza politica nelle proprie attività è proprio uno dei punti di merito di Emergency.
Anzi, è proprio su questo che Emergency ha costruito la sua reputazione di organizzazione equidistante, neutrale, che opera nel suo campo con un codice chiaro e definitivo.
Una reputazione che mi inorgoglisce proprio perché questa è un’esperienza maturata nel mio paese, l’Italia.
Ed è cresciuta, continua a crescere, grazie al volontariato di tante persone che vivono qui, nel mio paese.
Una reputazione che qualcuno adesso vuole infangare.
Un realtà che Frattini, quando dice “abbiamo fiducia nella giustizia afghana”, vuole cancellare.
Frattini: di che giustizia parli?
La giustizia di un paese di cui lo stesso Presidente denuncia la corruzione?
La giustizia della guerra silenziata?
Ah, certo, gli standard tuoi e di quelli con cui stai sono un po’ strani, dimenticavo.
Per te, per voi, la giustizia è esercizio di potere.
Provo disgusto quando vedo un rappresentante del mio paese, Maurizio Gasparri, che si mette a fare la morale a Gino Strada, si mette a insinuare connivenze di Emergency, bacchetta i suoi operatori per “atteggiamenti sbagliati” (qui).
Mascherandosi da ingenuo dice: “che ci fossero armi in luoghi gestiti da questa gente si e’ visto chiaramente su tutte le televisioni”.
Dice:
“Il nostro governo deve tutelare la reputazione dell’Italia che impegna le proprie Forze armate in Afghanistan e in altre parti del mondo a tutela della pace e della liberta’ minacciate dal terrorismo. Chi dovesse vigilare poco, e siamo generosi a limitarci a questo, crea un gravissimo danno. Ci riferiamo ad Emergency. L’Italia non puo’ essere danneggiata da queste situazioni. La nostra linea e’ chiara. Quella di altri no”.
Tu Maurizio a “questa gente” gli devi portare rispetto.
A Gino Strada gli devi dire grazie, e basta.
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h. 11.20. Sembra che gli afghani abbiano smentito le “confessioni” degli arrestati.
La notizia la lancia “Il Giornale” (qui) che per una volta, grazie all’indagine di Fausto Biloslavo, fa un’ottima figura.
Biloslavo, fra l’altro, tratta di un argomento che avevo dimenticato di trattare e che ci racconta, molto più di altri, dell’aria che si respire in questi giorni a Laskhar Gah:
https://in30secondi.altervista.org/2010/04/12/la-vergogna-dellitalia-siete-voi/In 30 secondiafghanistan,emergency,emergenza umanitaria,franco frattini,gino strada,helmand,isaf,Jerome Starkey,marjah,maurizio gasparri,moshtarak,operation moshtaraq,talebani,timesonlineCirca 200 persone hanno manifestato all’esterno dell’ospedale di Emergency di Lashkar Gah, dove i servizi di sicurezza afghani giurano di aver trovato due cinture da kamikaze, ordigni rudimentali, cinque pistole e nove bombe a mano. «Morte ad Emergency» gridavano i manifestanti. Secondo un giornalista afghano che ha seguito la protesta «la gente ha chiesto a gran voce la chiusura dell’ospedale sostenendo che con la sua attività Emergency aiuta i talebani e costituisce un pericolo per la sicurezza della provincia». Una manifestazione un po’ strana, che sembra organizzata ad arte per dare un contorno «popolare» alle accuse ai tre volontari dell’ong italiana e a sei loro collaboratori afghani.
Bene, bravo.
Da parte mia non mi soffermerei sulle c….ate di Gasparri e Frattini (fra l’altro se è così fiducioso nella giustizia afghana, perché non consiglia al suo presidente di andare a farsi giudicare a Kabul? a già, dimenticavo che è da anni che ci sono esperti italiani a lavorare alla revisione dei codici afghani…).
Ricorderei loro che Emergency sta in Afghanistan a fare il suo lavoro da prima che ci arrivassero i soldati italiani, addirittura da prima che vi arrivassero i talebani, e di esperienza sul campo ne hanno. Frattini dovtrebbe imparare da questa esperienza come si fa a sopravvivere vent’anni in Afghanistan…
D
PS. hai letto l’articolo correlato (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/04/raf-fire-shadow-razzo-intelligente.shtml?uuid=95ccea2a-4580-11df-8d5a-1686d49e35fb)? a quanto pare le industrie belliche britanniche contano che i britannici staranno in Afghanistan per almeno altri 3 anni…
Bisogna ricordarci, però, chi sono questi. Sono gli stessi che dicono che uno come me o uno come te “non ama l’Italia”.
Non è accettabile.
Sottoscrivo tutto e segnalo anche:
http://it.peacereporter.net/articolo/21247/Con+chi+bisogna+stare
Con chi bisogna stare
Per il pedigree dell’organizzazione e per tutta la brava gente che crede nella sua missione oggi bisogna stare con Emergency
di Fabio Mini (Generale)
Grazie Ilcom. Ottimo link.
Ci sarebbe anche un appello da firmare ma il sito di Emergency è ingolfatissimo.
http://www.emergency.it/appello/form.php?ln=It
Un altro link che spiega chi è Jerome Starkey, che stavolta ha preso una vera toppa
http://nicopiro.wordpress.com/2010/04/12/cattiva-informazione/
Concordo che sia una vergogna, che il nostro governo, innanzitutto non abbia ancora fatto niente per far rimpatriare 3 cittadini italiani, indipendentemente che siano innocenti o colpevoli, avrebbe dovuto riportarli a casa e poi garantire al governo afghano che lo avrebbero continuato ad aiutare nelle indagini, ma questo non bastava a differenza di come avrebbe fatto uno stato civile e democratico difendendo i propri cittadini il nostro ministero degli esteri insinua altri dubbi e questo?! Perchè non condividono le idee di emergency! Io mi vergogno dei nostri politici ecco cosa!
Critichiamo spesso gli USA, ma loro un loro cittadino lo vanno a recuperare in capo al mondo e lo difendono a oltranza! Vergogna!
Grazie, Lorenzo, e grazie a tutti. Nell’oceano di nausea e vergogna restano la soddisfazione e l’orgoglio di versare da anni il 5 x1000 a Emergency. Sì, metodi da Diaz, forse avevano consulenti italiani.
grazie. essere umani è l’unica cosa che abbiamo e che vale davvero, non facciamocela portar via.
Per capire. Ho letto l’articolo del sole24ore, e se “…tra un paio d’anni, entrerà in servizio il sistema Fire Shadow, realizzato dalla società europea MBDA Missile Systems, secondo produttore mondiale di missili la cui proprietà azionaria e’ divisa tra Bae Systems (37,5%), EADS (37,5%) e Finmeccanica (25%)”, devo dedurre che anche per noi italici questa guerra non s’ha da finire, o almeno qualche altra s’avrà da iniziare? E che sono di questo genere i motivi per cui chi critica la guerra riesce scomodo perfino a chi dovrebbe difenderlo? La deduzione in sè è azzardata, ma questo aspetto va considerato, no? Quanto ci costa la guerra e a chi costa, quanto ci rende e a chi rende? Date un’occhiata a gapminder.org e controllate l’andamento di aspettativa di vita vs ricchezza italiane in corrispondenza delle guerre mondiali (considerate che nel ’18 c’era anche la spagnola). Meno male che c’è il web.
grazie lia, la tua segnalazione completa quella di darm.
c’è un altro aspetto, quello dell’applicazione del “silenziatore” alla guerra.
emergency a lashkar gah è un presidio davvero scomodo per tutti quelli che lì stanno facendo e preparando operazioni di guerra.
seguendo un po’ peacereporter ci si fa un’idea della cosa.
non a caso i nostri simpatici governanti dicono: sì, gino strada è italiano, ma non fa gli interessi dell’italia (cioè del governo, non degli italiani).
“Meno male che c’è il web”: internet progettato e creato negli USA iniziando con l’ARPANET che come se ne deduce anche dal nome è frutto di una lunga ricerca del DARPA il Dipartimento MILITARE per le ricerche avanzate, in buona sostanza tu (e gli altri elfi eterei, ma ben pasciuti che scrivono qua) dunque in buona sostanza puoi scrivere queste belle parole senza alcun contatto con la realtà fattuale, scandalizzate da anima bella indignata solo perchè te lo permette il benessere occidentale, in particolare il nostro più grande alleato: gli USA che ci ha protetto nella guerra fredda e che ha permesso a noi di comunicare con questo bello strumento avendolo poi donato alle università (eh già, strani questi oppressori dell’occidente che lasciano libertà di stampa, espressione e critica, mentre nei regimi abbattuti per il minimo dissenso c’era pena di morte con l’opzione dell’eventuale tortura) i Talebani invece hanno inventato il famoso sgozzamento al rallenty per massimizzare l’agonia delle persone di nazionalità di uno delle Nazioni dei Popoli Liberi su cui riescono a mettere le loro manaccie, ma non ci sarà nascondiglio sicuri per questi ratti appestati che lo Strada e gli Stradini vorrebbero salvare dalla derattizazione e il raggiungimento anche in quella terra martoriata di un minimo di felicità.
Ciao, simpaticissimo Realpolitikante. Lo sfogatoio è altrove. Né qui si accettano dileggi o toni razzisti. Inoltre non v’è alcun nesso fra questo tuo commento e il post, che fra l’altro data aprile 2010 se non l’invettiva verso persone in esso citate. In breve: sei fuori luogo. E usi un tono nazi-fascista che davvero mi sta qui. Last: io ci metto nome e cognome, tu ci metti un nomignolo.
E’ inutile dare peso alle dichiarazioni di Gasparri: se n’è già dimenticato, secondo me.
Quello che mi lascia sempre più basito sono alcune posizioni della “ggiovane sinistra”. Su FCosta leggo questo commento:
“mah, le accuse sembrano improbabili a dir poco ma anche affermazioni tipo “emergency da’ fastidio” fanno ridere: fastidio a chi? l’unica cosa che da’ fastidio di emergency e’ l’arroganza di gino strada” (http://www.francescocosta.net/2010/04/11/emergency-2/#comments)
[E’ arrogante]
E questo post del ggiovane blogger di sinistra in persona:
“Scusate se ritorno sull’argomento, ma questi che – in nome delle tante cose buone che Emergency fa in giro per il mondo – oggi non vogliono saperne niente di quel che è successo in Afghanistan perché loro “stanno con Emergency”, sono uguali a quelli che – in nome delle tante cose buone che la chiesa fa in giro per il mondo – non vogliono saperne niente della questione dei preti pedofili, perché loro “stanno con il Papa”. A ciascuno la sua cieca professione di fede, il suo da-che-parte-stai: qui si preferisce stare dalla parte della razionalità e dei fatti.” (http://www.francescocosta.net/2010/04/12/professioni-di-fede/#comments)
Della serie, cervelli all’ospizio…
non ho resistito. glio ho abbiaito contro. però, melone, me lo fai apposta. ho una certa età, mi fai morire di crepacuore.
1. È giusto abbaiare contro queste dichiarazioni, anche se poi vengono candeggiate. È anche questo il compito dell’opinione pubblica no?
2. Francesco Costa non mi sembra credere alla colpevolezza dei tre, né pensare che emergency sia collusa coi talebani. È solo scocciato dalle reazioni “emergency fa del bene, quindi non può fare del male”. Qua non mi pare abbia torto. A questo si aggiunge un’evidente disinformazione, nel senso che non conosce la situazione, e l’abitudine a trovare sempre e comunque una posizione individuale, anche qiuando sarebbe bene fare quadrato.
io ho firmato l’appello perchè ho visto nell’intera operazione, anche prima che uscisse fuori la bufala, un tentativo di cacciare emergency da lashkar gah. senza sé e senza ma. per questo mi è sembrato azzeccato anche il claim, e cioè “io sto con emergency”. sul conformismo “di sinistra” posso anche essere d’accordo, ma in questo caso c’erano motivi “alti” che mi sono sentito di sottoscrivere.
come ho detto è bene fare quadrato, non vedo un motivo al mondo per non firmare l’appello e l’ho fatto. Non sono d’accordo chi dice che Francesco Costa ha attacato Emergency. Lui sbaglia a non firmare l’appello ma è nel giusto a mettere in guardia dall’assioma “emergency non può sbagliare”.
@ Lorenzo
Ahem, sorry … però un po’ se le merita, non puoi dire di no.
@ Terzogiro
Ho appena letto anche il tuo commento su FC. Capisco il tuo punto, solo che secondo me ha ragione Dasnake. Frequento quel blog da un po’ ormai … il tipo più che equilibrato è equilibrista. E questi sono i ggiovani di sinistra, sia chiaro.
Lorenzo, riposati. Ché domani è un altro giorno e non sai mai che succede in Italia. P.S. Ma perché non emigrate tutti? Io sogno una rivoluzione così: un paese deserto. E in più ci guadagnereste in salute …
Vabbè, ‘notte a tutti
Non penso si possa rimproverare nulla al giornalista Jerome Starkey se ha riportato fedelmente ciò che ha detto Ahmadi.
Come si vede da questa intervista, non ha un atteggiamento ostile nei confronti di Emergency:
http://it.peacereporter.net/articolo/21288/Jerome+Starkey,+inviato+del+Times+in+Afghanistan
Grazie della precisazione.
L’affermazione, comunque, è decisamente fastidiosa.
In un altro commento ho riportato una valutazione sul giornalista:
http://nicopiro.wordpress.com/2010/04/12/cattiva-informazione/
Ripensandoci, una cosa a Starkey deve essere rimproverata eccome. Parlando della sua intervista ad Ahmadi:
“Tra le molte cose che ha detto ieri, e con me c’era un interprete, ve ne erano alcune così bizzarre che non le abbiamo neppure pubblicate. Tra queste anche quella che alcuni medici ‘farabutti’ di Emergency avrebbero eseguito amputazioni non necessarie a poliziotti e soldati afgani. Questa cosa mi ha molto colpito, l’ho ritenuta talmente bizzarra da non ritenerla degna di pubblicazione.”
Una cosa lo colpisce e non la pubblica? Pubblicare questa bizzarra accusa avrebbe fatto capire ancora meglio l’atteggiamento di Ahmadi.