Social muslim
Dopo il motore di ricerca islamicamente corretto fioriscono i social network islamici sulla falsariga di facebook: Ikhwanbook, dei Fratelli Musulmani e Millatfacebook, di alcuni “devoti” musulmani pakistani.
I due siti si collocano nel mercato dei social network religiosi.
O almeno vorrebbero, immagino, bissare il successo di Christianspaces e Faithout.
Intanto, in uno stile utopico regressivo che ha molto di salafita (“ritorno” a origini “perfette”), su Second Life hanno fatto al-Andalus 2.0, l’Andalusia as it was and what it should be.
(…) Pare in smania Giallabone, e alla moglie fa segnali
Di ammirare sullo schermo novità sensazionali.
«Anziché fare i virtuosi, d’ora in poi sarem virtuali,
Coi palazzi pixelati e i palmizi digitali,
Ai sultani vittoriosi torneremo tali e quali…
E di linden ci faremo favolosi capitali!»
«Che sollievo, o Giallabone, per la mia malinconia
Ritornar dentro a uno schermo nella vecchia Andalusia.
Già mi vedo l’avatara zeppo d’ogni mercanzia,
Che di certo a vender fumo si ravviva la Sharia!» (…)
[…] Il mercato dei social network “islamici”, di cui ho scritto qui, è bello che […]