Le antiche moschee di Liverpool e Woking
Grazie a Mizam (a cui chiedo qui di mandarci un po’ di fonti) siamo in grado di tracciare la storia delle prime moschee di Gran Bretagna.
La più vecchia in Albione è quella fondata dal fantasmagorico Abdullah Quilliam a Liverpool nel 1889; si progetta, credo, di ristrutturarla. Personaggio attuale, L’avvocato Abdullah: “He received many honours from the leaders of the Islamic world. He was appointed Sheikh al-Islam by the Ottoman Sultan, Abdul Hamid II in 1894 and Persian Consul to Liverpool by the Shah. He also received money from the Emir of Afghanistan to fund the Islamic Institute in Liverpool.”
Più o meno nello stesso anno c’è la moschea di Woking, creata dall’esimio Dr William Leitner, che a 23 anni già insegnava arabo e diritto islamico al King’s College di Londra. La moschea di Woking gliela finanziò la sovrana di Bhopal, Begum Shah Jahan, e la moschea (in stile moghuleggiante) porta ancora il nome della patrona.
Interessanti, gli antichi britanni più o meno islamizzati. Per esempio il baronetto Sir Abdullah Archibald Hamilton aveva già afferrato il punto negli anni Venti/Trenta, quando commentò: “There is no religion that is so maligned by the ignorant and the biased as is Islam”.
Volentieri!
Innanzitutto non bisogna confondere il fantasmagorico William Henry Abdullah Quilliam (che pare avesse l’abitudine di andarsene in giro per Liverpool con fez in testa e scimmietta sulla spalla) con l’Infernale Quinlan di Orson Welles, che pure meriterebbe una visione. Oltre alla moschea a Liverpool (inaugurata il giorno di Natale, eh!) l’avvocato Abdullah istituì un vero e proprio centro islamico, con tanto di rivista (The Crescent).
la solita Wikipedia offre tutta una serie di voci e link sui personaggi in questione; il mio link preferito, tuttavia, è quello con vasto repertorio fotografico dei frequentatori di Woking, che mi pare fosse e sia un centro della Ahmadiyya:
http://www.wokingmuslim.org/photos/
guardate per esempio questa famigliola di muslim britannici d’antan (certo le signore vittoriane/edoardiane non pativano grandi traumi con il vestiario):
http://www.wokingmuslim.org/photos/is-rev-mar16.htm
La vita dell’esimio William Leitner ricorda vagamente la trama di un romanzo dell’epoca; oltre alle fonti biografiche può essere interessante sbirciare qualche sua pubblicazione — visionabili e scaricabili dal sempre benemerito Internet Archive:
http://www.archive.org/search.php?query=william%20leitner%20AND%20mediatype%3Atexts
Nello stesso sito è disponibile anche il testo più famoso del Quilliam, The Faith of Islam:
http://www.archive.org/details/faithofislamexpl00quil
Da notare la sfilza di titoli di Sir Abdullah Archibald, che fra l’altro aveva sposato la prima cugina della Queen Mary.
O tempora, o mores!
Questa sì che è orientalistica :-))
Questo Quilliam era un vero dragomanno, o un post-dragomanno, fate vobis.
Interessante davvero, Mizam. Del baronetto Abdullah Archibald Hamilton non sapevo nulla.
Di Quilliam, invece, ne avevo sentito parlare tramite due muslim-inglesi che gli hanno dedicato una fondazione: http://www.quilliamfoundation.org/
Praticamente un think tank sul British Islamism. Uno dei fondatori è Ed Husain, ex Hizb-u-Tahrir nonché autore del libro “The Islamist”. http://www.amazon.co.uk/Islamist-joined-radical-Britain-inside/dp/0141030437
Lorenzo, c’è anche un po’ di quello chiami “Islamercato” in questa storia. Settore cultura.
Ecco perché si chiamava quilliam foundation…. ora ho ricollegato tutto…. c’era un articolo su l’occidentale che come sapete amo molto proprio DI Ed Husain.
http://www.loccidentale.it/autore/ed+husain
E’ anche uno dei rarissimi articoli sensati comparsi sull’occidentale.
Parte così:
Sono un musulmano moderato, anche se non mi piace che mi chiamino “moderato” perché in qualche modo implica che sono qualcosa di meno di un musulmano. In genere, utilizziamo la designazione di “Islam moderato” per differenziarlo dall’“Islam radicale”. In questo modo, però, stiamo insinuando che mentre è tollerabile un Islam in moderazione, il vero Islam – spesso percepito come Islam radicale – è intollerabile. Questa idea semplicistica e senza fondamento offre ai nostri nemici estremisti una vittoria di propaganda: infatti, essi si ergono come musulmani genuini.
Va detto che al tempo tutti quei distinti signori e signore rientravano nella vasta e vaga categoria degli “eccentrici vittoriani”. Beh… a questo punto, caro L, dopo quella del pregiatissimo progetto toscano dovresti pubblicare anche l’immagine di quello wokingiano:
http://www.wokingmuslim.org/photos/sketch-1889-s.htm
Chissà se facevano polemiche su cupolone e minareti….
Non aspettavo altro :-))
Però l’edificio non mi sembra molto eccentrico, anzi…
Sarebbe divertente davvero ripescare le discussioni di questi “eccentrici vittoriani” … ci sarebbe sicuramente da imparare.
Sì, Lorenzo. Sono due “soasians” svegli e ben connessi politicamente. Sono finiti sull’Occidentale perché seguono da vicino Hizb-u-Tahrir&Dintorni. E fanno un bel po’ di consulenze. Mi auguro solo che quel paragrafo abbia provocato una qualche attività cerebrale all’interno della redazione del tuo giornale preferito.
dai commenti si evince che i suoi lettori hanno avuto momenti di vero panico, al punto che alcuni sono riusciti a dire cose ragionevoli.
la redazione sinceramente non riesco a immaginarla :-))
Quote.
La moschea di San Wokingiano mi piace!