Imam watching
Il mio monitoraggio sulla parola “imam” nella rete italiana è quasi una rubrica, ormai.
Oggi, mettendo da parte il caso Abu Omar (ne abbiamo parlato qui e qui), mi limiterò a citare 3 notizie:
- L’Imam e i suoi eventi, spese da capogiro
- Egiziano ucciso a Milano, l’imam della moschea di via Padova: non lasciateci soli
- ‘L’imam mi chiude in casa’
In breve (al di là delle smentite e o correzioni, non è questo il punto) sembra che:
- un imam abbia abusato delle sue amicizie “politiche”
- un imam sia impegnato nel sociale
- un imam segregatore trovi sulla sua strada una moglie e un cognato determinati a fargliela pagare.
Conclusione: le vicende degli imam in Italia non sono altro che vicende italiane (e qui, ragionevolmente, ci rimetto dentro il caso Abu Omar).
Una sociologia degli imam è impossibile.
Ci sono imam bravi e imam scarsi. Imam buoni e imam cattivi.
Per chiudere ecco la consueta nuvola di tag tratta da Wikio: lascio a voi le speculazioni.
P.s. Un ultimo link: questo articolo di Renzo Guolo su “chi sono gli imam”.
A parte il titolo un po’ semplificante e il tono un po’ allarmista, mi sembra un buon articolo.
O meglio: una buona “scheda”.
E ciò, per il sottoscritto, è una notizia.
https://in30secondi.altervista.org/2010/02/20/imam-watching/In 30 secondiabu omar,imam,islam,italia,renzo guolo,via padova
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